Tutto è iniziato con una videochiamata, tipica di questo momento che stiamo vivendo, con dei colleghi. Abbiamo deciso che malgrado abbiamo la possibilità di fare il servizio a domicilio il giorno di san Giuseppe non avremmo prodotto zeppole. Perché? Perché le consegne sarebbero state tante, l’esposizione al rischio per chi avrebbe fatto il lavoro sporco (le consegne) anche. Ma visto e considerato che il giorno di san Giuseppe i pasticceri non possono non fare le zeppole ci siamo detti: e se li donassimo a chi non può stare a casa in questo periodo? È così è nata questa cosa, condivisa anche da tanti altri colleghi che ci avrebbero supportati ma che per questioni organizzative questa volta abbiamo preferito rimandare ad una altra volta.
Le zeppole arriveranno simbolicamente al Miulli ma sono destinate a tutti quelli che in questo momento vivono in trincea questa lotta; gli operatori sanitari, le amministrazioni comunali, tutte le forze dell’ordine, la protezione civile, tutti i volontari e chiunque in questo momento è impegnato in questa lotta.
Il grazie è per tutti Voi.
#insiemeperilnostropaese
1000 zeppole in arrivo al Miulli
Siamo in quarantena e in questi giorni si aspetta il picco dei contagi nella nostra Regione.
Oggi, 19 marzo, nel pieno dell’emergenza Coronavirus, nelle nostre case si festeggerà San Giuseppe nonché la festa del papà con un clima sicuramente diverso.
Per quest’anno rinunceremo alla dolcezza delle amate zeppole.
Su iniziativa di un gruppo di pasticceri della provincia di Bari (Eustachio Sapone e Vincenzo Casucci di Acquaviva delle Fonti Pasticceria Dolceria Sapone, Pietro Netti di Castellana Grotte Chantilly Pastìcceria e Giuseppe Salierno di Bitonto Salierno) le zeppole saranno comunque preparate dai pasticceri e donate al personale sanitario dell’Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti Centro Codid-19.
“Oggi è tempo di rispetto delle regole e anche di solidarietà. Abbiamo preferito evitare la vendita a domicilio perché preferiamo tutelare i nostri dipendenti. Vogliamo che non siano esposti a rischi inutili così da poter tornare più presto al nostro lavoro tutti insieme. Ognuno di noi, nel proprio laboratorio, preparerà le zeppole da donare”, hanno dichiarato i tre pasticceri.
Prevista per domani mattina la consegna di più di 1000 zeppole all’ospedale acquavivese con la speranza di poter donare anche qualche piccolo sorriso, attimi di affetto e di spiccata vicinanza verso gli operatori che stanno svolgendo e si preparano al picco atteso nei prossimi giorni, sperando non ci sia.
Una scelta, questa, dettata dall’etica professionale d’altri tempi, frutto di generosità e altruismo, in un momento in cui il rispetto e la salute hanno la precedenza.
Questo è il momento della resistenza e dell’unità e della speranza che spazza via la paura che si diffonde nel mondo.
Non ci resta che ringraziare le iniziative dei pasticceri che danno lustro alle nostre città creando il senso di comunità.
La festa di San Giuseppe è solo rimandata a quando tutto questo sarà finito.
#insiemeperilnostropaese #iorestoacasa